Cos’è l’autostima?
L’autostima è l’insieme di atteggiamenti che una persona ha verso se stessa e gli altri che comprende l’accettazione delle proprie competenze e dei propri limiti, il riconoscimento dei propri diritti e la capacità di agire assertivamente, sapendo gestire in modo efficace le critiche.
Le persone con una buona autostima sperimentano fiducia nelle proprie competenze, sono capaci di prendersi cura di se stessi e degli altri, senza danneggiare o prevaricare imponendo la propria personalità.
INFORMAZIONI IMPORTANTI per parlare di AUTOSTIMA:
1. I bambini nascono in una posizione sana, ovvero posseggono una potenzialità di base, propria di ciascun individuo, a sviluppare stima verso se stessi e gli altri. Nessun bambino nasce insicuro!
2. I genitori che manifestano un atteggiamento positivo e accogliente verso loro stessi e gli altri crescono figli sani!
3. Durante il tempo trascorso con i figli, i genitori offrono una grande quantità di messaggi, positivi e negativi, attraverso i quali i bambini possono scegliere elementi per la costruzione della propria immagine.
RICORDA: il bambino considera i genitori come coloro che determinano la realtà.
I messaggi che i genitori inviano, direttamente al bambino o agli altri parlando di lui in sua presenza, vengono considerati pura e semplice realtà.
Per ogni stadio di sviluppo, esistono MESSAGGI CHIAVE che il genitore invia al figlio e che aiutano a costruire l’autostima, costituendo la base della sua crescita psicologica.
Quali sono questi messaggi ???
MESSAGGI CHE AIUTANO A COSTRUIRE L’AUTOSTIMA.
All’interno della famiglia e nella relazione con i genitori, il bambino ha la possibilità di costruire la convinzione di essere degno d’amore e di essere competente, caratteristiche alla base dell’autostima.
1. Messaggi positivi per ESISTERE (ed ESSERE DEGNO D’AMORE): questo messaggio è fondamentale nella costruzione dell’autostima e si può riassumere con la frase “Tu sei importante e meriti di essere amato proprio perchè esisti“. Il bambino per ricevere questo messaggio non deve fare nulla, non deve guadagnarselo o mettersi nella condizione di dover gratificare qualcuno per sentirsi accettato. Lo sarà e basta. Per il semplice fatto di essere al mondo.
Questo messaggio può essere inviato attraverso frasi del tipo: “sono felice di vederti” o “sono felice che ci sei“, “ti voglio bene“, “sei importante per me” accompagnate da messaggi non verbali coerenti (abbracci, sorrisi, baci, contatto visivo) che rinforzano la convinzione di essere amato ed accettato.
2. Messaggi positivi per FARE (ed ESSERE COMPETENTI): riconoscimenti positivi che rendono consapevoli delle proprie competenze nel fare le cose.
Sono esempi di questo tipo affermazioni come “bravo“, “hai fatto bene questa cosa” che rimandano il messaggio “sei competente“, fondamentale a tutte le età: al bambino piccolo che afferra un oggetto per la prima volta, a quello più grande che costruisce una torre di costruzioni, al bambino che sceglie in autonomia i giocattoli da portare in vacanza, al figlio maggiorenne che prende la patente!
Il messaggio verbale cambierà ma il significato resta lo stesso: “tu puoi fare bene, tu sei competente“.
MA non è detto che i figli, a qualsiasi età, facciano sempre bene. Anzi, è auspicabile che sbaglino (e che si sentano liberi di sbagliare) per poter apprendere dalla propria esperienza diretta!
Allora qual è il modo corretto di rispondere ai comportamenti inadeguati ???
I messaggi inviati per sottolineare un comportamento inadeguato NON devono in alcun modo definire il bambino nè come incapace nè tanto meno attaccarlo nella sua essenza di persona.
E’ utile invece inviare messaggi critico-costruttivi che indichino al bambino il motivo dell’inadeguatezza del comportamento, fornendo la possibilità di cambiare e migliorare attraverso l’utilizzo di alternative: “Non fare questo perchè potrebbe succedere che… piuttosto fai…“
N.B. Se si tratta di bambini più grandi, stimolarli affinchè individuino loro stessi alternative adeguate, senza fornire la soluzione ma abituandoli a pensare!
E’ importante evitare messaggi critici che invitano il bambino a fallire come “lascia stare, non ci riesci“, “faccio io, tu non sei capace“, “è inutile parlare con te, sei troppo stupido“.
Questi messaggi NON costruiscono autostima in quanto non viene manifestato interesse e rispetto nei confronti dell’altro, nè si invita a migliorare !!!
Esistono infatti messaggi che DEMOLISCONO l’autostima, che non dovrebbero essere inviati a nessuna età:
1. MESSAGGI e COMPLIMENTI AMBIGUI: messaggi che contengono informazioni contraddittorie, del tipo “la torta ha un ottimo aspetto considerando che l’hai fatta tu” oppure “ottima osservazione, incredibile che l’abbia detto tu” o messaggi positivi inviati in modo sarcastico, falso o accondiscendente.
2. MESSAGGI del tipo “NON ESISTI” o “NON SEI IMPORTANTE”: sono messaggi pericolosi che portano il bambino, e poi l’adulto, a sentirsi privo di valore, inutile o indegno d’amore.
Ne sono esempi messaggi del tipo “vorrei che non fossi mai nato“, “ti ammazzerei per questo“, “se non fosse per te, avrei fatto carriera” oppure “non darmi fastidio“, “sei ancora qui, non hai capito che non ti sopporto?“
Sarebbe bene, invece, comunicare in prima persona e dire “oggi sono stanco, ho bisogno di un po’ di tempo per riposare” piuttosto che accusare e attaccare il bambino per i suoi comportamenti!!!
Nel prossimo articolo presenterò i diversi STILI GENITORIALI che incoraggiano o demoliscono l’autostima.
N.B. Per portare a termine con successo il proprio compito di genitori è necessario essere consapevoli dei propri bisogni ed attivarsi al fine di soddisfarli. Un genitore che si prende cura di sè, che è soddisfatto della sua vita, avrà le energie necessarie per prendersi cura dei propri figli!
I contenuti di questo articolo sono tratti dal libro “Genitori e figli: crescere insieme” di Raffaele Mastromarino, di cui invito caldamente tutti i genitori alla lettura.
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